English (United States) français (France) Deutsch (Deutschland) italiano (Italia) español (España) português (Portugal) русский (Россия) 中文 (中国)
La cappella Corner ai Santi Apostoli

La Chiesa, di antica fondazione, ospita nella quattrocentesca cappella omonima i monumenti funerari rispettivamente di Marco Corner, padre di Caterina, e del fratello Giorgio.
Nonostante il bel campanile del Tirali, la cui forma slanciata e lo scintillante orologio attirano l'attenzione di tutti i turisti, la Chiesa dei Santi Apostoli si presenta esteriormente con un aspetto austero che non rende giustizia alle sue nobili origini e alla sua storia. Se la presenza di un edificio sacro risulterebbe qui attestata almeno dal IX secolo, in realtà la Chiesa dei Santi Apostoli viene annoverata tra le otto più antiche chiese veneziane edificate per volontà di San Magno vescovo di Oderzo e Eraclea (580-670). La leggenda narra di come il santo, in un momento d'estasi, avesse ricevuto dai dodici apostoli l'esortazione a edificare una chiesa a loro dedicata nel luogo in cui avesse incontrato uno stormo di dodici gru.
Essa avrebbe costituito il riferimento spirituale attorno al quale si sarebbe stretta una delle prime comunità di profughi provenienti dalla Terraferma. In effetti tutta l'area adiacente ai Santi Apostoli viene indicata da alcune fonti come dimora di alcune famiglie nobili e tribunizie; a poca distanza dalla chiesa si trova il Campo della Casona; al visitatore può apparire un luogo suggestivo ma, tutto sommato, anonimo, in realtà va ricordato che prima che la sede definitiva del governo ducale fosse stabilita a Venezia e venisse edificato il Palazzo Ducale, proprio in questo Campo sorgeva il Palazzo del Tribuno di Rivoalto, sede dell'amministrazione locale.
E questo luogo doveva essere davvero caratterizzato da un forte elemento di sacro o di magico se, come riporta Marin Sanudo, rimase indenne dal terribile incendio del 1105 quando.. uscì fuoco dalla casa d'Arrigo Dandolo, ovvero Zeno, a SS. Apostoli, e fu sì grande che abbruciò molte contrade et abbruciò tutta la detta contrada, e con furia di vento passò il Canal grande, et abbruciò S. Cassano, S. Maria Mater Domini, S. Agata, S. Agostino, e S. Stefano Confessore...

 

Santi Apostoli, Cappella Corner

Venezia, Chiesa dei Santi Apostoli. La Cappella Corner vista dall'esterno

 

Secoli dopo, al tempo di Caterina, la città si presentava già sotto una veste assai diversa, nel pieno passaggio dalle sue gloriose forme medievali a quelle rinascimentali. Alcune tracce di quella città in cui visse la Regina di Cipro son giunte sino a noi: per esempio, oltre il ponte dei Santi Apostoli l'elegante dimora gotica della famiglia Falier, nella quale risiedette anche il Doge Marin Falier l'unico doge giustiziato per aver attentato all'ordinamento dello Stato. Nelle immediate adiacenze sorge anche Ca' da Mosto, un edificio dalla splendida facciata veneto-bizantina che s'affaccia sul Canal Grande, appartenuto alla famiglia dei grandi navigatori cui si deve, tra l'altro, la scoperta delle Isole di Capo Verde.
In un'altra insula ma sempre a poca distanza dalla chiesa, all'epoca già sorgeva la Ca' D'Oro, magistrale esempio dell'opulenza della città e dell'amore per lo sfarzo dei Veneziani dell'epoca. Attualmente è sede della la Galleria Franchetti, istituzione museale di assoluto rilievo la cui collezione merita di esser conosciuta da un visitatore.
Alla luce di queste informazioni forse è possibile rendersi conto di come la chiesa dei Santi Apostoli fosse incastonata in un contesto molto complesso e ricco che oggi non è sempre riconoscibile. La chiesa stessa subì vari restauri e rimaneggiamenti nel corso dei secoli, specialmente nel corso del quattrocento e del cinquecento (1575), sino ad acquisire la forma attuale a metà del '700.
L'interno presenta una sola navata; sulla destra, oltrepassato il primo altare, si arriva alla Cappella Corner. Il piano pavimentale è posto leggermente più in basso rispetto a quello della chiesa, infatti la Cappella costituisce buona parte di quanto è pervenuto a noi della precedente chiesa quattrocentesca attribuita al Codussi.
I monumenti funerari, le colonne, tutto è avvolto nella penombra; il silenzio che regna intorno trasmette al visitatore un senso di pace e armonia. Una volta scesi i gradini, quando si comincia ad esaminare i monumenti e le parti architettoniche, ci si rende conto di come abbiano subito l'opera distruttrice del tempo e le avverse condizioni microclimatiche. Alcuni marmi, persa la loro originale levigatura, si stanno sgretolando, i loro colori sono diventati opachi; anche le epigrafi commemorative sono state erose dal tempo e non sempre sono perfettamente leggibili, ma ciònonostante l'antica raffinatezza e lo sfarzo del luogo possono essere ancora facilmente percepite.
La cupola emisferica, le quattro colonne alte e slanciate che delimitano a due a due le pareti, i marmi pregiati, ognuno di questi elementi contribuisce a dare un aspetto maestoso alla cappella che la stessa Caterina aveva voluto destinata ad accogliere le sue spoglie mortali. Sulle pareti laterali, uno di fronte all'altro, i monumenti funerari di Marco, il padre di Caterina e Zorzi Corner, suo fratello. Ciascuno dei due, nel bene e nel male, influirono sulla sua vita, scandendone gli avvenimenti e le scelte.
Sull'altare centrale spicca una tela del Tiepolo, la comunione di Santa Lucia, un apporto decisamente più tardo ma pur sempre un'opera notevole del maestro veneziano.
Le spoglie di Caterina giacquero ai Santi Apostoli sino al 1575, quando vennero trasportate in un monumento a lei dedicato nella chiesa di San Salvador.
Finiva la storia di una donna e iniziava il suo mito.

 

Per maggiori informazioni: